Capgemini e MongoDB insieme per liberare le migliori energie dei clienti
Capgemini supporta le aziende nel loro percorso di trasformazione digitale e di business facendo leva sul potere della tecnologia. In qualità di partner strategico per le aziende di tutto il mondo, da oltre 50 anni la multinazionale fa leva sul digitale per trasformare il business dei clienti. Capgemini fornisce soluzioni innovative per ogni esigenza di business, dalla strategia alla progettazione alle operation, grazie alle competenze in ambito cloud, dati, AI, connettività, software, digital engineering e piattaforme. Con un fatturato di oltre 22 miliardi di euro e 340mila dipendenti, Capgemini opera in 50 Paesi del mondo. In Italia è presente in 20 città.
Capgemini I&D è la divisione della multinazionale che si occupa dei dati. Nel corso del 2023 il management di questa importante struttura si mette alla ricerca di una soluzione innovativa ed efficace per costruire nel modo migliore le applicazioni che interagiscono con database NoSQL. La scelta ricade su MongoDB perché è la soluzione più significativa in quel comparto.
“Non è l’unica tecnologia disponibile ma è quella più rilevante di tutte”, dice Stefano Sponga, head of go to market and portfolio I&D Italia di Capgemini, “e soprattutto per come è strutturata, per la dinamicità della modellazione del dato e per la possibilità di utilizzare la ricerca vettoriale, si sposa molto bene con le crescenti esigenze legate all’AI Generativa”.
Offloading dei DB tradizionali e modernizzazione delle applicazioni: Due è meglio di uno
“La soluzione MongoDB”, racconta Sponga, “ci ha permesso di creare, sfruttando l’AI Generativa, soluzioni particolarmente efficaci per il mondo delle assicurazioni, ma stiamo collaborando con MongoDB anche per il mondo del banking. Non nascondo che l’efficacia della partnership non nasce solo dalla tecnologia, ma anche dall’appartenenza al mondo della comunità opensource”.
Gli use case più frequenti sono quelli relativi all’offloading dei mainframe e alla modernizzazione delle applicazioni, che portano a diversi vantaggi per i clienti: la riduzione del consumo di Mips (e quindi anche un ritorno in termini di sostenibilità energetica e ambientale), l’efficientamento dei processi e la riduzione dei costi.
“MongoDB può essere utilizzato ad esempio come ambiente di storage a basso costo e alta efficienza”, dice Sponga, “su cui re-indirizzare chiamate su canali specifici come le App invece di utilizzare i mainframe. Oppure si possono storicizzare i dati a basso tasso di accesso, consultabili in modo efficace separatamente rispetto ai data warehouse, e integrare facilmente i due mondi”.
Capgemini sta anche lavorando, utilizzando la tecnologia MongoDB, ad applicazioni nel segmento Retrieval Augmented Generation (RAG), che permettono di sfruttare la potenza dell’AI Generativa e dei Large Language Models circoscrivendo però le ricerche a un insieme chiuso di documenti (ad esempio i contratti delle assicurazioni).
“Per quanto riguarda l’esperienza in Italia, quella che ho potuto sperimentare in prima persona”, prosegue Sponga, “ho notato sia la capillarità dell’organizzazione MongoDB sia la dinamicità delle persone che fanno parte del loro gruppo. C’è sempre stata una grande prontezza di risposta ai nostri quesiti ma la cosa più interessante è l’affinità del modus operandi dei nostri team, che consiste in un approccio strategico e non tattico ai progetti”.
Un futuro di sintonia e di crescita congiunta
“Gli aspetti sinergici tra il nostro approccio e quello di MongoDB”, conclude Sponga, “innescheranno ulteriori meccanismi di integrazione, abilitati dalla tecnologia. Stiamo pensando, ad esempio, a estensioni della partnership anche ai nostri prodotti per il core banking. Si tratta insomma di una coesione stretta e di una collaborazione strategica, non di un’opportunistica e tattica system integration”.
Più in generale, Capgemini è intenzionata a utilizzare la tecnologia MongoDB in tutti quegli use case dove non ci sono forti esigenze di analisi numerica ma di eterogeneità dei dati e di scalabilità. “Non è difficile immaginare applicazioni in ambito energy ad esempio”, conclude Sponga, “oppure anche nel settore space & defence”.
MongoDB è il vendor più rilevante nell’ambito NoSQL. Con loro abbiamo una partnership strategica giovane ma caratterizzata già da un legame molto forte, una relazione a cui partecipa anche il top management.
Stefano Sponga, head of go to market and portfolio I&D Italia, Capgemini
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